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È già una vittoria se ciascuno di noi riuscirà a girare il pdf del 5 per mille (in fondo alla pagina) ad almeno 20 conoscenti della sua cerchia, impiegando un minuto del proprio tempo a raccontare le azioni e i progetti del Gus. Vogliamo provarci?

Compie quindici anni il “5 per mille”, una disposizione che sin da subito è piaciuta agli italiani (alla prima tornata prevista nella Legge finanziaria 2006 parteciparono oltre 16 milioni di cittadini): con quella particella infinitesimale del proprio Irpef, infatti, ci si è sentiti autonomi e consapevoli nel dare una mano a cause rilevanti per sé stessi e per l’intera comunità.

Il sostegno “dal basso” che il “5 per mille” ci consente è anche, a distanza di 3 lustri, una modalità per rafforzare la squadra e il “credo”, che sono alla base della forza propulsiva delle associazioni e delle imprese sociali: una sorta di “like” più consistente, che porta al suo interno un contributo materiale oltre che ideologico, utile a fare sistema e a misurare il gradimento e la condivisione della mission associativa da parte di chi ci lavora tutti i giorni e continua a metterci, come si dice, la faccia.

In questa fase di cambiamenti economici e sociali, non è facile tenere insieme una grande famiglia come il Gus, che come numerose altre associazioni di lungo corso ha sperimentato e continuerà a sperimentare esperienze e dinamiche diverse.

L’unità di intenti fra gli associati diventa così, tra i marosi, enzima formidabile per continuare a intercettare risorse attraverso quei progetti sociali e culturali a cui il Gruppo umana solidarietà ha creduto e crede ancora. Risorse necessarie per dare concretezza alle azioni di bene sul territorio e per sostenere gli stessi soci, che lavorano nell’associazione cercando di sviluppare al meglio le proprie professionalità.

Non bisogna dare per scontato che queste risorse affluiscano sic et simpliciter nella casse dell’associazione, la lotta per l’acquisizione di un progetto, come molti sanno, è sempre più complessa, i soggetti a concorrere sono tantissimi e la coperta, specie per alcuni settori di intervento, si fa sempre più corta. Si deve dare fondo quindi alle proprie competenze, alla creatività, alle relazioni sociali, ma principalmente alle qualità che sono il nutrimento principale di un’associazione: l’entusiasmo, la visione, la generosità, la speranza.

In questo contesto, il 5 per mille può per il Gus rappresentare uno strumento da “rinfrescare” per far circolare il nome dell’associazione tra amici, paranti, conoscenti, ma anche a livelli più alti delle amministrazioni locali e centrali, non solo per ricevere un ritorno economico dall’Irpef di chi lo ha scelto, ma anche per misurare la forza con cui soci e dipendenti si sono applicati alla causa cercando nel migliore dei modi di darne visibilità e importanza.

È già una vittoria se ciascuno di noi riuscirà a girare il pdf del 5 per mille (in fondo alla pagina) ad almeno 20 conoscenti della sua cerchia, impiegando un minuto del proprio tempo a raccontare le azioni e i progetti del Gus. Vogliamo provarci?

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