Il GUS Gruppo Umana Solidarietà “Guido Puletti” è una ONG (Organizzazione non governativa) che nasce nel 1993 da un gruppo di volontari organizzati spontaneamente per portare aiuto alle popolazioni colpite dalla guerra nella ex Jugoslavia.
Inizia ad operare nel dicembre del 1993, quando l’Europa si trova ad affrontare il primo conflitto regionale del “dopo muro”. Proprio nei giorni in cui l’idea di dar vita al GUS prende corpo, il primo conflitto slavo entra prepotentemente nelle case degli italiani.
Il 29 maggio 1993 un convoglio di aiuti umanitari organizzato da volontari italiani viene assalito da “militari irregolari” bosniaci. Solo due operatori riescono a salvarsi, mentre tre di loro vengono uccisi. Tra loro Guido Puletti, giornalista italo-argentino, che cessa di vivere in quel giorno di primavera.
Il Gruppo Umana Solidarietà muove i suoi primi passi nel nome di Guido Puletti e degli operatori di pace, veri giganti dei nostri tempi, laici esempi di come accanto alla ripetitiva storia dei conflitti e degli stermini esista un’altra storia, quella dell’umana solidarietà.
In questi 25 anni il GUS ha fatto della tutela dei diritti umani, del rispetto delle culture e della laicità nell’aiuto umanitario la base dei suoi interventi nella cooperazione internazionale, nelle emergenze e nell’accoglienza, in Italia e nel mondo, anche grazie al sostegno di istituzioni, pubbliche e private, e alla generosità di donatori.
Il GUS interviene dal 2001 a sostegno delle popolazioni che raggiungono l’Europa in cerca di protezione, gestendo sul territorio nazionale progetti di accoglienza “diffusa” in 6 regioni: Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Lazio, Sardegna.
In Italia il GUS è intervenuto anche a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, come supporto psicologico e con progetti di riabilitazione sociale, dopo gli eventi sismici nelle Marche (1997), in Molise (2002), in Abruzzo (2009) e nel Centro Italia (2016).
Il Gruppo Umana Solidarietà promuove inoltre interventi di cooperazione e sviluppo. In Sri Lanka dal 2005 gestisce lo Human Solidarity Children Village, un centro di accoglienza per venti bambine ed adolescenti vittime di violenza ed abusi. È inoltre presente in Albania e ha realizzato progetti a sostegno di minori vittime di abusi e in stato di abbandono in Argentina ed India.
Ogni anno il GUS promuove progetti di Servizio Civile Universale e progetti di volontariato per giovani e studenti.
Nel 2018 il GUS ha prodotto il cortometraggio “OKIKE, una storia d’integrazione”. Scritto da Leonardo Accattoli e Edoardo Ferraro, per la regia di Edoardo Ferraro, racconta la storia di un richiedente asilo, Okike è il suo nome, che si prepara ad affrontare la Commissione territoriale cui spetta la decisione sulla sua richiesta di Protezione internazionale.
Okike racconta la difficoltà di convivere con il trauma della fuga, della violenza, dell'esilio e della solitudine, con una specie di leggerezza, mostrando gli sforzi del protagonista che ha dentro un mondo, ma non ha i mezzi né le capacità per ricrearlo. Come molti migranti che arrivano in Italia con una storia tragica alle spalle, ma paradossalmente si tratta di una storia troppo simile a tante altre “storie migranti”. Per questo Okike decide di raccontarsi attraverso un film. Okike è quindi la storia del film che il protagonista porta davanti alla Commissione che dovrà decidere il suo futuro.