Area
L’abbandono del luogo d’origine da parte di chi, per diverse ragioni, migra non è mai soltanto fisico: ci si allontana dalla vita di ogni giorno, affetti, consuetudini, saperi, spesso da oppressioni. D’altra parte l’accoglienza in un luogo non può mai essere legata soltanto ai bisogni primari di tranquillità e protezione: c’è bisogno di riconoscimento, partecipazione, responsabilità, scambio. La Giornata mondiale del rifugiato (20 giugno) per l’ong GUS va oltre il ricordo della Convenzione di Ginevra sui rifugiati: è prima di tutto un’occasione per rafforzare i legami sociali di donne e uomini di origine diversa con i territori nei quali vivono.
La Giornata mondiale 2024 è cominciata lunedì 17 giugno con due appuntamenti. A Lecce, una conferenza stampa ha presentato “NOI”, una campagna di informazione di grande impatto: in questi giorni alcuni manifesti delle strade di Lecce e Andrano raccolgono storie di rifugiati ospiti delle strutture di accoglienza del Salento e raccontano, contestualmente, gli stereotipi e le discriminazioni che inquinano lo spazio pubblico, a cominciare dai social, quando si parla di migrazioni. Nella stessa giornata, a borgata Fertilia di Alghero, sono stati promossi laboratori di creatività, narrazione e canto: un momento di incontro e scambio con i migranti coinvolti nel progetto di accoglienza locale, i cittadini, le associazioni i rappresentanti istituzionali.
Diversi altri appuntamenti sono in programma nei prossimi giorni in Salento. A San Cesario, giovedì 20 verrà proposto un laboratorio con i beneficiari del progetto di accoglienza per approfondire lo status giuridico dei richiedenti asilo e dei rifugiati; sono previste anche attività per ragazzi e ragazze sulle migrazioni. Durante la giornata, inoltre, sarà diffuso nel territorio materiale informativo per favorire la conoscenza sul progetto di accoglienza. Ad Uggiano La Chiesa, invece, venerdì 21 giugno (alle ore 19) sì svolgerà l'incontro “Clima e lotte sociali”, un appuntamento di ecologia intersezionale: Michele Lapini, fotografo, da sempre attento ai temi sociali e ambientali, dialogherà con i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado che stanno lavorando al libro "Ritorno al futuro. Racconti dalla Uggiano del 2060". Nei prossimi giorni, sempre a Uggiano, si realizzerà un murales con pittura anti-smog.
Scrive Dostoevskij: «Io mi sento responsabile appena un uomo posa il suo sguardo su di me».