Area

Educazione alla cittadinanza globale

La biblioteca degli attrezzi avviata dal GUS a Uggiano La Chiesa (Lecce) è una di quelle notizie di cui siamo orgogliosi e che merita attenzioni.

La cronaca degli ultimi anni dimostra abbondantemente quanto la gestione dei rifiuti sia importate per qualificare gli aspetti fondamentali di una comunità, come le forme della convivenza e la cura di un territorio. A differenza di qualche anno fa, è più diffusa la consapevolezza che la gestione dei rifiuti non sia un’attività da delegare completamente agli addetti ai lavori: tutti abbiamo il dovere di chiederci non solo se la produzione dei rifiuti, nella quantità in cui li generiamo, sia una conseguenza inevitabile della produzione industriale e del consumo di massa o non sia invece il frutto anche di scelte individuali, collettive e organizzative, ma anche di pensare insieme come gestire in modo diverso il problema rifiuti. L’obiettivo primario, ormai è chiaro, resta la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti, eliminando dunque alla fonte il commercio e la produzione di oggetti, in gran parte concepiti per trasformarsi nel più breve tempo possibile in rifiuti. Così Don DeLillo descrive la vista della discarica nella quale lavora uno dei suoi personaggi del romanzo “Undeworld”: “Brian ebbe un attimo di illuminazione. Guardò tutta quella spazzatura in perenne aumento e per la prima volta capì in cosa consistesse il suo lavoro. Non in progettazione o trasporto o riduzione alla fonte. Lui si occupava di comportamento umano, delle abitudini e degli impulsi della gente, dei loro eccessi e delle loro debolezze ma anche della loro gentilezza, della loro generosità, e la domanda era come impedire a questo metabolismo di massa di sopraffare l’umanità...”.

Su come fare per impedire che l’umanità sia sopraffatta dai rifiuti tanti si sono interrogati e hanno sperimentato strade diverse, mettendo insieme riduzione dei rifiuti alla fonte, riuso e riciclo, raccolta differenziata porta a porta. Di sicuro, queste iniziative diventano importanti quando partono da una dimensione locale, che si basa su una conoscenza articolata del territorio e su una rete consolidata di relazioni sociali, una risorsa che i grandi progetti calati dall’alto ignorano per vocazione, ma che costituisce una componente irrinunciabile di un percorso di conversione ecologica in forte risonanza con l’orizzonte sempre valido del “pensare globalmente per agire localmente”.

La Biblioteca degli attrezzi di Uggiano si muove in questo panorama. Al momento, nella biblioteca è già possibile prendere in prestito ogni giorno, gratuitamente, diversi oggetti: trapano, avvitatore, idropulitrice, carrello porta sacchi, decespugliatore, bidone aspiratutto, graffettatrice, prolunga di 25 metri, lampade a catena di 25 metri, cavi accensione auto, motosega, cassetta degli attrezzi. L'obiettivo è chiaramente quello di ridurre gli sprechi, che danneggiano l’ambiente e anche il nostro portafoglio, avendo un’alternativa concreta per quando ci troviamo a fare dei piccoli lavori in casa e siamo abituati ad andare ad acquistare strumenti che utilizziamo per poche ore l’anno. In realtà la biblioteca è pensata anche per rafforzare la rete comunitaria che ruota intorno allo spazio Uggiano Città Sociale, il servizio che da un paio di anni il GUS ha messo a disposizione della comunità di Uggiano, nel centro del paese (intrecciando banco solidale, progetti di educazione alla cittadinanza globale ed esperienze di economia del dono).

L'attività della Biblioteca degli attrezzi si inserisce nel progetto “Articolo 118” – in riferimento all’articolo della Costituzione che incentiva l’interesse generale favorendo l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, sulla base del principio di sussidiarietà - volto alla riduzione dell'impronta ecologica ad Uggiano la Chiesa (finanziato dalla Regione Puglia attraverso il bando Puglia Capitale Sociale 3.0). Già, l’impronta ecologica: forse è tempo di non ricordarla soltanto nella Giornata della terra. Ci vediamo in via Rubrichi 9b...

Italian