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Gea si mette in cammino
Il 15 e 16 giugno, a Lecce, prende il via con un kickoff meeting il progetto “GEA - Global, Green, Generative, Equal, Educational Activities”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
La molteplicità e la complessità delle crisi che stiamo vivendo impongono da tempo una lettura di quel che ci accade a scala globale. Eppure facciamo sempre più fatica a trovare parole, linguaggi e strumenti di analisi adeguati a interpretare il mondo. Dobbiamo re-imparare ad apprendere. Non è facile, perché dobbiamo farlo facendo e liberamente, ma come vogliamo essere educati? Educare vuol dire proprio offrire strumenti per leggere il presente a partire dalle esperienze per poi metterlo in relazione con quel che è avvenuto e con ciò che si pensa possa avvenire. A questo serve l’Educazione alla Cittadinanza Globale, a leggere il nostro tempo per viverci tutti e meglio.
In una dimensione così planetaria e segnata in profondità da logiche patriarcali, la prima educatrice non può che essere una madre: Gea, la Madre Terra in greco antico. Ed è proprio GEA, l’acronimo di Global, Green, Generative, Equal, Educational Activities, il titolo di un progetto di Educazione alla Cittadinanza Globale, co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che comincia il suo cammino con un meeting a Lecce il 15 e 16 giugno. Vi prenderanno parte tutti i 23 partner che l’hanno promosso: dalle organizzazioni della società civile, a cominciare dal GUS Gruppo Umana Solidarietà “Guido Puletti”, agli Enti Territoriali, il Comune e la Provincia di Lecce; dalle Scuole Pubbliche e le Università, locali e non, al vasto mondo dell’associazionismo, anche studentesco, e del volontariato.
L’obiettivo di GEA è sviluppare, soprattutto nei giovani e nella comunità educante del territorio salentino, le competenze necessarie a promuovere comunità inclusive, libere da discriminazioni, stereotipi e pregiudizi. Si propone di farlo riducendo le disuguaglianze e favorendo un’idea di sviluppo critica rispetto ai modelli dominanti, ma anche comportamenti, attività sociali, forme di economia e stili di vita attenti alla tutela dell’ambiente, del paesaggio e della dignità e dei diritti di ogni essere vivente. Particolare rilevanza avranno, naturalmente, i temi della promozione di culture di pace, la partecipazione, la nonviolenza, la valorizzazione della pluralità e della diversità delle culture, così come l’affermazione dei diritti delle donne, del mondo LGBTQQIA+ e delle persone migranti.
Caratteristica primaria del progetto è l’approccio intersezionale, che può consentire di leggere i fenomeni sociali, in modo particolare quelli discriminatori, mettendo in discussione le categorie note, quasi mai omogenee e spesso inservibili. Può permettere, inoltre, di evidenziare le dinamiche di potere e di privilegio dei contesti cogliendo anche le ingiustizie sistemiche nei molteplici aspetti che si intersecano nelle esperienze discriminatorie. Adottare un approccio intersezionale significa anche riconoscere l’unicità dell’esperienza di ogni persona, così come delle possibili discriminazioni e forme di esclusione che subisce.
Altra caratteristica essenziale di GEA è l’azione multilivello dell’intervento, che parte da contesti formali e accademici per passare alle scuole secondarie di II grado e ai contesti tipici dell’esclusione sociale per arrivare anche all’apprendimento informale e diffuso generato da occasioni diverse di interazione sociale e culturale. Il principio esplicitato è quello dell’ormai nota espressione che recita: “Non si lascia indietro nessuno”. In questo senso, sarà utile ricordare che ogni attività di Gea è progettata per essere inclusiva e dunque accessibile anche a persone con disabilità fisica o mentale.
Il programma del kickoff meeting - che si tiene nell’aula R24, Plesso R2 Dipartimento di Scienze Giuridiche Via per Arnesano, Monteroni di Lecce – prevede la presentazione del progetto, dei partner e delle attività. Si conclude il 16 giugno alle 20 con uno Spettacolo di Barbonaggio Teatrale (una forma di teatro diffuso che abbraccia le comunità e diviene strumento di incontro reale, confronto e dialogo), a cura del progetto SAI del Comune di Lecce.
Per ogni altra informazione
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Federica Ferri 328.7412054
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