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Si è tenuto ieri, 4 aprile, a Lecce il primo “Inclusion Job Day”, un evento rivolto ai beneficiari dei Progetti SAI, del Sistema di Accoglienza e Integrazione. Il workshop, organizzato dal GUS Gruppo Umana Solidarietà “Guido Puletti” assieme ad Arpal Puglia, è stato dedicato alla presentazione dei servizi che i centri per l’impiego erogano, in particolare, nei confronti dei cittadini stranieri, è stato analizzato lo stato dell’arte del mercato del lavoro leccese e della provincia, nonché, le professionalità più ricercate. Si sono svolti, infine, laboratori pratici per la ricerca attiva di lavoro, come la compilazione del curriculum vitae, simulazioni di colloqui di lavoro, etc.
Nel corso dell’incontro che ha stimolato i beneficiari, i quali hanno partecipato attivamente, ed interessato gli operatori sciali, sono emerse delle indicazioni su come perfezionare il dialogo tra centri per l’impiego e i progetti di accoglienza e, più in generale, come facilitare l’incontro con i migranti al di fuori dei progetti.
In un processo di inclusione, la possibilità di accedere ad un’occupazione assume una duplice valenza: una imprescindibile rinnovata autonomia socio-economica e un fondamentale strumento di integrazione. Proprio per queste ragioni, l’accompagnamento e la promozione all’inserimento lavorativo rappresenta il punto più importante per una reale integrazione e autonomia del beneficiario. Da sempre il GUS nei progetti di accoglienza messi in campo ha fatto dell’inserimento lavorativo il punto di forza e di eccellenza, permettendo in tal modo a tanti beneficiari di rendersi autonomi e di maturare gli strumenti necessari per la realizzazione del progetto migratorio.
Solo attraverso un lavoro di concerto con le varie istituzioni territoriali e solo attraverso la concezione e la pratica di una “accoglienza” che prevenga il “rischio” dell’assistenzialismo e riconosca e restituisca dignità e protagonismo alle persone, i lavoratori “migranti” possono maturare le risorse necessarie per diventare loro stessi i principali difensori della propria dignità.
Credits: ph. p.affinito ©