RE.IN. – Reducing Inequality
Innovazione sociale sistemica per l’empowerment e l’autonomia delle persone con disabilità nella regione di Marrakech–Safi, Marocco
C’è un piccolo centro del Marocco, nel cuore della regione di Marrakech–Safi: Tamllalt. Contornato da ulivi, case e pietre di color rosa chiaro e una luce fortissima.
È qui che prende forma RE.IN. – Reducing Inequality, il progetto di cooperazione internazionale promosso dal G.U.S. Gruppo Umana Solidarietà Guido Puletti APS e finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito della L.R. 20/2003 “Partenariato per la cooperazione”. Un’iniziativa che vuole ridurre le disuguaglianze e restituire autonomia, dignità e diritti alle persone con disabilità attraverso un approccio integrato, innovativo e comunitario.
Il progetto, della durata di 17 mesi, coinvolge la città di Tamllalt e i villaggi rurali circostanti, dove l’accesso ai servizi sanitari, educativi e sociali è spesso limitato o assente.
In questa area, le persone con disabilità vivono condizioni di marginalità aggravate dalla carenza di infrastrutture, dalla distanza dai centri urbani e dalla scarsità di risorse pubbliche loro dedicate.
RE.IN. interviene su più fronti per rafforzare la rete locale di supporto e promuovere un modello sostenibile di inclusione sociale:
- la creazione di un centro multifunzionale per la disabilità, punto di riferimento per la presa in carico comunitaria;
- la fornitura di ausili di base e la realizzazione di un servizio di trasporto accessibile;
- la formazione di operatori, caregiver e persone con disabilità per favorire l’autonomia e la partecipazione;
- la mappatura dell’accessibilità urbana e la costruzione di pedane nei luoghi pubblici;
- le campagne di sensibilizzazione in Puglia e in Marocco, per promuovere diritti e collaborazione tra territori.
Un centro che nasce dall’incontro
A Tamllalt, insieme al partner locale del progetto RE.IN, Disability Challenge stiamo realizzando un Centro Multifunzionale per la Disabilità: uno spazio aperto, accessibile, pensato per diventare punto di riferimento per l’intera comunità. Qui si terranno incontri di orientamento, corsi di autonomia personale, laboratori di formazione per caregiver e operatori sociali, attività di ascolto e consulenza per le famiglie.
Il centro sarà anche il cuore di un sistema di presa in carico comunitaria, che unirà i servizi sociali locali, le scuole e le associazioni di quartiere, per garantire sostegno e continuità anche oltre la durata del progetto.
Dalla Puglia al Marocco, un filo di solidarietà
Le azioni di RE.IN. si sviluppano su due sponde del Mediterraneo. In Puglia, attraverso una rete di associazioni, presidi sanitari, cittadine e cittadini, si promuove la raccolta e la rigenerazione di ausili per persone con disabilità, che vengono restaurati, personalizzati e preparati per essere inviati in Marocco.
L’intero processo di raccolta, restauro e adattamento degli ausili è coordinato dal partner Anyway Accessalento, realtà pugliese con una lunga esperienza nel campo dell’accessibilità e del turismo inclusivo. Il loro contributo tecnico e culturale è essenziale per tradurre buone pratiche italiane in soluzioni sostenibili e replicabili nel contesto marocchino. Grazie ad Anyway Accessalento, il progetto unisce la dimensione della cooperazione internazionale a quella dell’innovazione sociale locale, promuovendo una visione concreta di accessibilità universale.
In Marocco, le attività riguardano l’orientamento e la formazione, le visite domiciliari, la costruzione di pedane di accesso e la realizzazione di una mappa della città accessibile, così da rendere gli spazi pubblici realmente fruibili da tutte e tutti. Ogni intervento è accompagnato da azioni di sensibilizzazione e comunicazione, per contrastare i pregiudizi e favorire una cultura dell’inclusione.
Innovazione e partecipazione
RE.IN. non è solo un progetto di cooperazione, ma un laboratorio di innovazione sociale.
Per la prima volta in un contesto come quello di Tamllalt viene introdotto un sistema di monitoraggio predittivo basato su strumenti open source, che permette di raccogliere e analizzare dati per orientare le decisioni e migliorare la qualità degli interventi. Allo stesso tempo, il progetto valorizza la partecipazione diretta della comunità locale, che diventa protagonista nella definizione dei bisogni, nella gestione del centro e nelle azioni di accessibilità urbana.
Mobilità, autonomia e diritti
Tra gli interventi previsti anche la messa a disposizione di un minivan accessibile per il trasporto di persone con disabilità da e verso scuole, ospedali e servizi pubblici. Un’azione concreta per superare una delle barriere più significative alla partecipazione sociale: la distanza fisica dai luoghi della vita quotidiana.
Un linguaggio che unisce
Anche la comunicazione del progetto nasce da un gesto simbolico: il logo di RE.IN. utilizza segni dell’alfabeto berbero, lingua madre di molte comunità della regione di Marrakech–Safi. Una carrozzina stilizzata dialoga con i simboli Amazigh come ponte tra culture e identità.
Un progetto che guarda lontano
RE.IN. è finanziato dalla Regione Puglia e coordinato dal G.U.S. Gruppo Umana Solidarietà Guido Puletti APS, in partenariato con realtà italiane e marocchine attive nella cooperazione, nella formazione e nell’inclusione sociale. Un progetto che costruisce ponti, promuove diritti e restituisce voce e protagonismo a chi, troppo spesso, è rimasto invisibile.