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Emergenze umanitarie

Ci sono uomini la cui vita funge da esempio, la cui storia personale è indistinguibile da quella professionale, e la professione “altro non è” che quella di salvare vite umane.

Con Gino Strada ieri se ne è andata una parte di noi, ma l’altra, quella legata agli ideali, alla lotta alle ingiustizie sociali, alla costruzione di un mondo migliore, rimane, ed è più viva che mai.

Gino, e con lui la sua Emergency, patrimonio dell’umanità, non volgeva lo sguardo altrove, sapeva bene dove intervenire e quando, sapeva fare la cosa giusta: alleviare la sofferenza umana, soprattutto di coloro che soffrono in silenzio, dimenticati. Proprio ieri continuava a parlare del suo Afghanistan, della sofferenza di un Paese e del suo popolo, mentre la comunità internazionale si preoccupa “unicamente” dei propri connazionali, e alcuni paesi di questo Vecchio Continente di salvaguardare ancora una volta la Fortress Europe, contestando “la decisione della Commissione europea di mettere uno stop ai rimpatri dei profughi afgani in un Paese in fiamme”.

Grazie Gino per il tuo insegnamento, ne faremo tesoro.

“Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra perché la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”
Gino Strada

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