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Emergenze umanitarie

Una guerra su vasta scala, sono molteplici i fronti coinvolti, sono multiple le direzioni d’attacco: sono impiegate forze di terra, d’aria e navali. E’ un tipo di guerra che tutti pensavamo di aver letto sui libri di storia e che non potesse più ripetersi. Sono almeno 137 le vittime al termine della prima giornata di combattimenti dopo l’invasione russa, secondo il bilancio provvisorio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha aggiunto che le vittime sono sia militari che civili e altre 316 persone sono state ferite.

Mentre l’intera comunità internazionale condanna l’operato di Putin e irroga sanzioni alla Russia, Kiev è assediata dai militari russi ed il tempo è scandito dalle esplosioni che scuotono la capitale. Il presidente ucraino sta chiedendo disperatamente aiuto per il suo popolo mentre è costretto a nascondersi. Lui e l’Ucraina non hanno più tempo, arrivano le notizie di spari vicino agli edifici governativi. L’obiettivo della Russia è far cadere il governo, ed installarne uno fantoccio, oggi mentre la comunità internazionale di fatto non sta facendo davvero nulla.

Come sempre a fare le spese della guerra, voluta dai potenti, sono le persone del popolo. Arrivano testimonianze da parte della popolazione ucraina, video da brividi. Una ragazza uscita dalla metro con sua madre si è trovata di fronte l’esercito russo che sparava sulle persone indifese, ha visto sua madre trucidata davanti ad i suoi occhi e registra il video per il suo papà con il terrore di non poter mai più riabbracciarlo. Si contano 3mila bambini sfollati, che probabilmente hanno perso la loro famiglia. A Kiev è tutto chiuso tranne gli alimentari, i bancomat non hanno più fondi disponibili, le farmacie sono state prese d’assalto. Nell’aria si respira l’odore della polvere da sparo misto a quello del sangue versato, e si sente solo l’assordante rumore delle bombe e degli arei che sorvolano il cielo come avvoltoi. Chi può si rifugia nelle cantine altri tentano di fuggire, anche a piedi in quanto il carburante è introvabile. Al confine tra Ucraina e Ungheria ci sono donne, anziani e bambini mentre l’ordine di mobilitazione generale impedisce agli uomini di abbandonare il Paese.

L’invasione russa in Ucraina non è solo una violazione del diritto internazionale, è la pagina più nera della storia moderna. Assistiamo attoniti alla strage di persone innocenti. Nell’augurarsi che molto presto questo scempio abbia fine Il Gus esprime la sua completa solidarietà e vicinanza al popolo ucraino e a tutte le popolazioni oppresse.

Photo Credit: Ansa

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