Secondo incontro di informazione sulla campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in lingua Curda-Irachena e Pidgin English organizzata dai proget
Tutela dei Diritti ed Integrazione
Il GUS è impegnato da anni nella progettazione, nel coordinamento e nella gestione di interventi integrati volti alla tutela e all’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo in diverse regioni italiane.
Crediamo sia compito di ognuno di noi accogliere e tutelare chi fugge dal proprio paese perché perseguitato o perché vittima di disastri naturali o semplicemente perché in cerca di un futuro migliore.
Prima accoglienza
Gestita a livello locale con progetti che le Prefetture affidano a cooperative o associazioni, secondo le procedure dei contratti pubblici. Attualmente costituisce il sistema ordinario di accoglienza, anche se inizialmente pensato come sistema temporaneo, straordinario.
Il GUS offre servizi di assistenza di base, socio-sanitaria, legale e linguistica alle persone che arrivano in Italia da paesi extra UE, come previsto dalla normativa vigente.
Assistiamo i beneficiari nei rapporti con la Pubblica amministrazione, con il Sistema sanitario nazionale e forniamo assistenza legale nel percorso previsto per la richiesta di protezione internazionale che si conclude con il colloquio davanti alla Commissione territoriale giudicante la richiesta di asilo.
Il GUS organizza anche corsi di lingua italiana, corsi di formazione professionale e attività volte all’integrazione dei beneficiari.
Il sistema SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) è stato istituito in italia nel 2001 sulla scorta delle esperienze di accoglienza realizzate tra 1999 e il 2000 da associazioni e organizzazioni non governative, ed è il risultato di un accordo tra: Ministero dell’interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, ANCI (associazione nazionale dei comuni italiani) e UNHCR (alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati).
Lo Sprar è il primo sistema pubblico di accoglienza esteso in tutto il territorio italiano che coinvolge le istituzioni centrali e locali, secondo una condivisione di responsabilità tra Ministero dell’Interno ed enti locali. Questi ultimi decidono volontariamente la partecipazione ai progetti di accoglienza.
Il GUS gestisce progetti Sprar, o di seconda accoglienza integrata, a favore dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale e umanitaria dal 2001, seguendo il principio dell’accoglienza integrata: interventi che superano la mera distribuzione di vitto e alloggio ai beneficiari, prevedendo misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, con la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico che abbiano come scopo ultimo l’integrazione.
Un’ospitalità diffusa che si basa sull’accoglienza diffusa con un approccio multidisciplinare che accompagna i beneficiari verso una reale autonomia. Ciò grazie a progetti di dimensioni medio-piccole, ideati e attuati a livello locale con la diretta partecipazione degli attori presenti sul territorio, per creare e rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità che permetta una reale integrazione: l’integrazione passa infatti attraverso la conoscenza.