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A Macerata, il laboratorio-museo La Tela ha un gruppo di nuovi potenziali artigiani, che sin dal primo giorno “di scuola” ha messo mano al telaio per imparare le prime tecniche di “ordito”.
Si tratta del secondo corso che il Progetto Atelier ha organizzato per alcuni beneficiari del territorio del Maceratese, con lo scopo di insegnare loro l’antica arte dell’artigianato, tra pelletteria e tessitura, e indirizzarli verso la strada dell’autonomia e del lavoro.
A seguire i ragazzi, armati di pazienza, intuito e creatività, è l’insegnate artigiana Maria Giovanna Varagona, che da oltre trent’anni opera insieme a una collega nelle stanze del suo laboratorio: vera e propria fucina di arte e di storia, con una collezione di oggetti e strumenti, testimoni del progresso culturale dell’uomo nel corso dei millenni.
“L’arte del tessere- spiega Maria Giovanna – ha bisogno di poche cose, come un ordito, una trama, un bastone (che si chiama subbio), ma la sua anima è frutto di un’esperienza antica e di antichi gesti ai quali attingiamo ancora oggi per fare cose nuove”.
I gesti e i movimenti al telaio di John, Famara, Philips, Iamin e gli altri, sono infatti gli stessi che gli egiziani, oltre 3000 mila anni fa, eseguivano per realizzare le proprie stoffe e, come attestano incredibili ritrovamenti archeologici, potrebbero essere anche quelli usati oltre 7000 anni addietro in Iraq e in Palestina.
Il corso di tessitura durerà due mesi per un viaggio di scoperta che consentirà ai beneficiari di realizzare tra le altre cose borse e sandali in tessuto.