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Si è conclusa ieri la Notte Verde che è stata animata, nella sua serata finale, dall’intenso dialogo tra Loukmane Savadogo, presidente dell’Associazione Arbres et Arbustes in Burkina Faso, ospite d’eccezione di questa XII edizione, e Virginia Meo, presidente del GUS.
L’incontro ha voluto rappresentare quanto i cambiamenti climatici e i disastri naturali influiscano sulla vita delle persone, rendendo inospitali le terre e costringendo milioni di uomini e donne ad abbandonarle.
Nell’ultimo Global Report dell’Internal Displacement Monitoring Centre, pubblicato a maggio scorso, nel mondo 32,6 milioni di persone sono state costrette a fuggire a causa di fenomeni distruttivi e di rischi meteorologici, superando di gran lunga gli spostamenti interni causati da conflitti e violenze, che si attestano in 28,3 milioni. “Eppure gli sfollati del clima o i migranti forzati per cause climatiche sono invisibili alla legge. Non vi è una norma internazionale riconosciuta di rifugiato climatico”, ha ricordato Virginia Meo.
Loukmane Savadogo ha raccontato la sua esperienza “ereditata” dal padre Yacuba, “l’uomo che ha fermato il deserto”, che per oltre 40 anni ha piantato alberi con una tecnica ancestrale e, ad oggi, sono più di 40 gli ettari di terreno che è riuscito a salvare dal deserto. Un esempio per il mondo intero.
Il GUS e Casa delle Agriculture, che ringraziamo calorosamente, hanno voluto consegnare a Loukmane una targa come simbolo della riconoscenza da parte di tutte quelle realtà che non si arrendono di fronte al cambiamento climatico e all'impoverimento umano.
“A Yacuba Savadogo, per averci insegnato l'importanza di lottare contro il deserto dell’ambiente e degli uomini, prendendoci cura della terra e degli alberi”.
Yacuba, Loukmane, i nostri operatori, le volontarie e i volontari di Casa delle Agriculture, come delle numerose associazioni e realtà presenti ieri sera, ben rappresentano il messaggio della Notte Verde 2023, che facciamo nostro e che ci ispira ogni giorno: “Il mondo si cambia con l'esempio”.
Credits: ph. p.affinito ©