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Si apre il 18 novembre un incontro speciale con alcuni dei più motivati beneficiari del Progetto Atelier. In modalità Aad, artigianato a distanza - formula adottata in tempi di lockdown - John, Youssuf, Famara, Philip, Noura, Moussa, Mohamed, Sanna e Billoh, hanno raccontano le loro esperienze di artigiani nel settore della pelletteria, della tessitura, della sartoria e della falegnameria.
Durante l'incontro i beneficiari del progetto hanno avuto occasione di confrontarsi con Pino Suriano, direttore generale del Gus, sulle possibilità future di continuare a imparare un'arte, quella dell'artigianato, che non si finisce mai di apprendere, e pone la prospettiva concreta di diventare un giorno imprenditori di sé stessi. Un sogno, tra tutti quelli confessati dai ragazzi, ha unito in un solo battito i loro cuori: continuare a impegnarsi, giorno dopo giorno, perché per diventare un artigiano vero una vita forse non basta.
Perché l'artigiano crea mondi e racconta storie lunghe una vita e "dove si crea un'opera, dove si continua un sogno, si pianta un albero, si partorisce un bambino, la' opera la vita e si è aperta una breccia nell'oscurità del tempo".